CHI SONO

ALESSANDRA BERTO

Ho frequentato l’Università di Padova e, dopo la laurea, ho scelto la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva ad indirizzo Costruttivista di Padova, nella quale mi sono specializzata. Nel 2017  ho frequentato il Master in Ipnosi Clinica presso il Milton H. Erickson Institude di Torino conseguendo l’abilitazione  come Ipnoterapeuta.
Nell 2018 ho frequentato il Master in Senior Business Caoching presso SCOA a Milano.

 

 

Per 15 anni ho lavorato in ambito Clinico presso una comunità terapeutica residenziale per persone con problemi di Dipendenza, dove negli ultimi 10 anni sono stata  Direttore di un programma terapeutico rivolto alla riabilitazione di donne che sono anche madri affette da dipendenza da sostanze psicotrope. Ho partecipato come Relatore a numerosi convegni e congressi nazionali e Internazionali sui temi legati alla Dipendenza, Adolescenza e alla Genitorialità. Sono membro dell’ASSIMSS , associazione italiana di Medicina e Sanità Sistemica, che coinvolge professionisti della salute sui tempi della Complessità e dell’importanza del lavoro di Rete, oltre alla personalizzazione dell’intervento sulla persona.

 

Mi occupo di formazione e supervisione a gruppi di lavoro,
secondo la prospettiva costruttivista e del colloquio motivazionale.
Collaboro nell’ambito della psicologia giuridica come Consulente Tecnico di Parte.
Svolgo l’attività libero professionale presso due studi  di Psicologia e Psicoterapia a Rovigo in collaborazione con il dottor. Zanone Poma Stefano e a Padova presso il Centro “Costruttivamente”, dove mi occupo di Psicoterapia e Business Coaching, progetti desiderati, coltivati e scelti dove poter esprimere liberamente la mia professionalità.

La passione per questa professione  è nata tanti anni fa, durante la mia adolescenza, e da qui anche la mia passione per gli adolescenti che si rivolgono a me. Curiosa all’epoca di “decodificare” il mio sentire, nel tempo è diventato il mio lavoro, inizialmente avvicinandomi alle teorie di orientamento psicoanalitico, scoprendo poi nel corso degli anni accademici,  forme alternative di vedere l’uomo e di conseguenza la psicologia.

 

Ho incontrato e scelto poi,la Psicologia dei Costrutti Personali, teoria nata negli Stati Uniti negli anni ’50, ad opera di George Kelly, come linea guida per la mia narrazione professionale.

Questo tipo di approccio alla persona , mi affascina per diversi motivi: il primo è sicuramente legato allo sforzo che Kelly ha compiuto nel cercare di uscire dalle concezione tipica di norma e di etichetta. Kelly parte da un presupposto molto semplice,  “Se non sai cosa non va in un paziente, chiediglielo. Te lo può dire.” (Kelly, 1955).

 

Partendo da questo presupposto significa:

1. vedere la persona come Modificabile sempre nel suo percorso di vita 

2. riconoscere che la persona è la massima esperta del suo mondo 

3. uscire dalla visione dicotomica del mondo Malato vs Sano, Giusto vs Sbagliato

4. portare la persona ad incontrare il significato delle sue scelte e a narrare nuove alternative possibili

LA QUERCIA

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